BlockChain nel settore alimentare

La BlockChain sbarca nel settore alimentare: la confezione di pasta porta con sé tutta la sua storia

Una tecnologia che si basa su database distribuiti permette ai consumatori di conoscere l’intera filiera del prodotto che stanno acquistando. Sempre di più il numero di aziende che stanno cominciando ad utilizzarla.

Inquadrando il QR Code stampato sull’etichetta siamo in grado di conoscere tutta la vita del prodotto che stiamo acquistando, risalendo l’intera filiera fino allo scaffale.

La tecnologia su cui si basa si chiama BlockChain, 7 persone su 10 la confondono con i Bitcoin. Non si ferma solo nel settore finanziario (dove ha avuto il più alto tasso di interesse), bensì si espande con nuove opportunità anche in altri settori come appunto quello agroalimentare.

Molte industrie stanno già cominciando ad adottare la BlockChain sui loro prodotti ed i consumatori sono sempre più attenti e sensibili all’origine del prodotto.

Innovazione e garanzia senza precedenti.

QR Code BlockChain AlimentareIn pratica, su ogni confezione alimentare ci sarà un QR Code inquadrabile dallo smartphone e che restituirà ai consumatori diversi dati. Ad esempio su una confezione di pasta possiamo sapere chi è il produttore, quali farine sono state utilizzare, quali prodotti sono stati utilizzati assieme alla farina o ancora che tipo di essiccazione ha avuto, fino al trasporto.

Questo nei prossimi anni cambierà completamente approccio alla spesa. Diventando anche un requisito fondamentale per le catene e le industrie di distribuzione.

L’operazione è semplice: basta inquadrare con il nostro smartphone il codice QR, et voilà: tutti i dati del prodotto conservati nel grande database mondiale, a portata di mano.

“Il sistema blockchain si basa su un database distribuito che è insieme accessibile a tutti e immutabile. In pratica garantisce che le informazioni collegate a quell’alimento non abbiano subito modifiche e siano quindi sicure”, spiega Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio blockchain & distributed ledger del Politecnico di Milano.

Più sicurezza con la BlockChain nel settore alimentare

Secondo gli esperti, adottare la tecnologia BlockChain nel settore agroalimentare può servire ad aumentare la sicurezza degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole.

Secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno sarebbero circa 420.000 le morti causate dal consumo di cibo contaminato.

Se fosse stata applicata la BlockChain sarebbe stato possibile almeno capire su quali scaffali erano finiti i prodotti contaminati ed eliminarli in maniera tempestiva dai vari distributori.

Ma servono degli standard comuni a tutti. Un regolamento da seguire.

Per fare sì che questa tecnologia sia davvero efficace è necessario che tutte le industrie della filiera alimentare siano disposti a condividere con tutti una serie di informazioni e renderle trasparenti.

E tu? Cosa ne pensi della BlockChain nel settore alimentare? Faccelo sapere con un commento!

524

Lascia un commento

Scarica ora il Catalogo macchine per pasta fresca ed impianti per pastifici Aldo Cozzi